Assessora Paci: un bel risparmio per le famiglie e per gli enti territoriali. Una misura che scoraggia gli abbandoni e sostiene le adozioni.
Il Ministro Speranza ha messo la firma: un decreto tanto atteso che offre la possibilità la possibilità a famiglie, amanti degli animali e associazioni di poter curare gli animali domestici anche con farmaci umani.
In alcuni casi si prospetta un risparmio fino al 90% rispetto ai costi di medicinali veterinari. I veterinari, in pratica potranno prescrivere medicinali “a uso umano” nel caso in cui contengano lo stesso principio attivo del farmaco ad uso veterinario.
“Si tratta di un provvedimento richiesto da molti anni che va nella direzione dell’equità e del riconoscimento di un ruolo paritario degli animali domestici all’interno delle famiglie e di un sostegno agli adottanti e di quelle strutture che se ne occupano” ha commentato l’Assessora al Benessere Animale del Comune di Parma Nicoletta Paci. “L’iter non è stato breve, ma oggi finalmente l’obiettivo è stato raggiunto” – prosegue – “Da oltre un decennio associazioni animaliste ed esponenti politici o della società civile ne sostenevano l’adozione per far fronte a prezzi troppo elevati dei farmaci usati in veterinaria. Un fatto che scoraggia adozioni di animali con patologie e a volte purtroppo ne causa addirittura l’abbandono.”
Sono circa 15 milioni (ha scritto la LAV in un comunicato che ha accolto con entusiasmo la notizia) i cani e i gatti che ne beneficeranno nelle famiglie italiane e arriva in un momento economico delicato per molte di loro a causa del protrarsi dell’epidemia: questo decreto garantisce, favorisce l’estensione del diritto di cura agli amici a quattrozampe degli italiani.
Alcuni esempi? I farmaci per patologie croniche come cardiopatie, i diuretici, i farmaci per dermatiti atopiche in versione “umana” porteranno un risparmio annuale di diverse centinaia di euro, alle famiglie. Riduzioni di spesa che diventano a tre zeri se pensiamo alle Amministrazione locale che sostengono le spese per gli animali ospitati nei canili e nei gattili.